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Notizie nazionali.net

ROMA -  Future Green ha vissuto il suo pomeriggio di gloria: l'azienda di Simona Rosito infatti, è stata premiata a Roma. Future Green, insieme ad altre eccellenze italiane, può quindi vantare un primato davvero straordinario.

Il prestigioso incontro dedicato alla celebrazione dell’eccellenza italiana promosso dall’Editore Riccardo Dell’Anna ha celebrato ieri sera la sua terza edizione e, come tradizione vuole, anche quest’anno la cornice scelta per ospitare l’evento è stata oltremodo prestigiosa, la Sala della Regina in Palazzo Montecitorio, luogo che, per usare le parole dell’On. Prof. Antimo Cesaro, Sottosegretario di Stato al MiBACT, intervenuto in apertura della rassegna per i saluti istituzionali, costituisce a pieno titolo “la casa degli italiani”. Nel dare il benvenuto ai presenti l’Onorevole ha sottolineato l’importanza di una simile occasione d’incontro per dare giusta risonanza a quanto di meglio l’Italia ha da offrire. Il nostro Belpaese, ha affermato Cesaro, vive infatti una dimensione di straordinarietà che ci rende fortunati perché siamo “circondati da bellezza” e basta guardarsi intorno per rendersi conto di come essa si renda disponibile a chi abbia “occhi per vedere”. L’eccellenza in Italia si trova tanto nei padri di famiglia, quanto negli imprenditori e in chiunque voglia rappresentare al meglio il sedimento delle virtù italiche, ha proseguito il sottosegretario, perché eccellere significa andare oltre il talento, e raggiungere gli obiettivi non dovrebbe essere questione di merito bensì la normalità, superarli rientra invece nel dominio dell’eccellenza. Principio di cui la politica, in quanto proiezione del vivere civile, secondo Cesaro, dovrebbe fare tesoro. In conclusione del proprio intervento l’Onorevole ha richiamato l’attenzione sul significato di uno degli arazzi appesi alle pareti della Sala della Regina, una scena in cui si confrontano due eccellenze del mondo antico: Alessandro il Macedone, pura incarnazione della politica, e Diogene, espressione del sapere umanistico e filosofico, il quale alla richiesta del primo su cosa potesse fare per lui rispose, dalla botte nella quale aveva deciso di vivere, che sarebbe stato sufficiente che Alessandro si spostasse per consentire al filosofo di godere dei raggi del sole. Situazione paradigmatica del fatto che per fare il bene dei singoli, come della collettività, spesso non servono gesti eclatanti bensì, ha osservato il Sottosegretario, “intelligenza dinamica, solidità di valori, operosità quotidiana, ciò di cui ha bisogno l’Italia”.


Ha fatto seguito alle parole di Cesaro l’intervento del patron della manifestazione Riccardo Dell’Anna che, con profonda emozione e visibile soddisfazione, ha tributato i doverosi ringraziamenti a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo volume e del relativo premio di eccellenza. Dal ‘padrone di casa’ Cesaro ai membri del Comitato d’Onore, agli enti patrocinanti l’evento (Presidenza del Consiglio dei Ministri; Ministero dell’Interno; Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale; Ministero dello Sviluppo Economico; MiBACT; MIUR; Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali; Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare; Ministero della Salute; Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali; Istituto Superiore di Sanità; CNR; CONI; Università degli Studi di Bari ‘Aldo Moro’; Scuola Normale Superiore; Università del Salento; Politecnico di Milano; Confcommercio; Confederazione Nazionale dell’Artigianato e delle Piccole e Medie Imprese; Farmindustria; Coldiretti; Legambiente). E ancora la XEOS, official partner che già nella prima edizione (2015) figurava come startup premiata tra le eccellenze, per proseguire poi la collaborazione con la casa editrice, e le altre aziende partners di questa iniziativa editoriale (R.I. Spa; DGS; Poste Vita; ENEL; Monte dei Paschi di Siena; Consorzio di Tutela Grana Padano; Professione Casa; Rialto Costruzioni; Bianco Cave; MFI; Doriano Marcucci). L’editore ha osservato come “i grandi progetti iniziano con una scintilla creativa e danno poi vita all’eccellenza”, ponendo quindi l’attenzione sul particolare fondamentale che rende eccellente un popolo, ovvero la libertà, tanto di pensiero quanto di azione, perché “sono le azioni a costituire la memoria storica che diventa patrimonio comune”.
È questa libertà a rendere forte chiunque voglia vincere le sfide che la contemporaneità offre di continuo, tuttavia per vincere, ha detto Dell’Anna, “ dobbiamo custodire i valori che ci hanno dato i nostri padri, i loro sogni, saldi come rocce che non vanno scalfite. Premiare l’eccellenza significa infatti rendere l’Italia più saggia, più bella e più forte”. La premiazione vera e propria delle 100 Eccellenze Italiane di quest’anno è stata preceduta dai brevi interventi di alcuni relatori, membri del Comitato d’Onore, chiamati ad esprimere il loro particolare punto di vista sull’eccellenza dal Prof. Claudio Bonvecchio, Ordinario di Filosofia delle Scienze Sociali presso l’Università degli Studi dell’INSUBRIA, incaricato, come lo scorso anno, a svolgere il compito di moderatore dei lavori. La prima relazione offerta all’uditorio, che ha letteralmente gremito la sala, è stata quella del Presidente del Comitato d’Onore, il Dott. Franco Roberti, Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, il quale ha espresso il proprio apprezzamento per le motivazioni che sottendono l’istituzione di questo premio elencate dall’editore Dell’Anna, aggiungendo ad esse altre condizioni necessarie a rendere il Paese vincente, ovvero la giustizia, la solidarietà e il rispetto della dignità umana. Quest’ultima infatti ha affermato Roberti “si compone di un complesso di condizioni che rendono la vita degna di essere vissuta”. Per raggiungere simili traguardi occorre tuttavia prendere tutte le misure utili ad arginare il fenomeno della corruzione che frena lo sviluppo. Come emerso dagli Stati Generali per la Lotta alle Mafie tenutisi a Milano il 23 e 24 novembre u.s., ha osservato il Procuratore, nonostante i molti successi ottenuti negli ultimi venticinque anni, le mafie oggi sparano meno perché comprano di più, offrono cioè una serie di servizi criminali in risposta ad una domanda di base che viene dalla cosiddetta ‘società civile’. Per sconfiggere simili nemici è necessario “passare dalla enunciazione di un principio alla sua attuazione, serve uno strumentario normativo efficace, uno scatto in avanti che ha bisogno dell’indignazione dell’opinione pubblica”, questa l’opinione di Roberti.

Se infatti l’indignazione sarà forte allora si assisterà alla creazione di una legislazione più adeguata, in grado di inquadrare i problemi, e questo è il dovere della futura classe dirigente. Particolarmente significativa, la considerazione del fatto che una simile occasione di celebrazione delle eccellenze ha senso solo se da essa si genera una rete di relazioni tra eccellenze stesse e cittadini, “una rete di conoscenza e trasparenza per combattere le mafie” perché, ha aggiunto il Presidente del Comitato d’Onore, bisogna rammentare quanto diceva Camus, ovvero che l’unica libertà per cui sarebbe stato disposto a morire è la libertà di non mentire. Il secondo intervento è stato quello di Roberto Benedetti, Magistrato Consigliere della Corte dei Conti che, facendo notare come l’abbinamento delle parole eccellenza e burocrazia possa essere considerato un ossimoro, ha espresso la convinzione, frutto di una pluridecennale esperienza in materia, per cui norme complesse che non si è in grado di applicare generano lungaggini, e non sapere cosa fare conduce a cercare di eludere le regole. L’auspicio di Benedetti è che si possano formulare in futuro “regole facili da comprendere e quindi anche da applicare”, regole che abbiano contenuti ‘reali’.
Celebrare l’eccellenza in Italia significa anche parlare dell’apparato militare dello Stato, il Generale di Corpo d’Armata dell’Esercito Luigi Francesco De Leverano, prendendo la parola ha infatti sottolineato il fatto che l’eccellenza si attaglia a pieno titolo ai militari italiani. Essi, ha affermato il Comandante Forze Operative Difesa Sud, “sono per i cittadini un punto di riferimento, il volto dello Stato, un deterrente contro il terrorismo, un aiuto nelle calamità, uno strumento di contrasto all’illegalità, tanto in Italia quanto all’estero, collaborando alla ricostruzione morale e materiale delle situazioni di criticità”. Eccellenza che si concretizza poi nella costanza con cui essi si applicano ai propri incarichi, nella lealtà al giuramento prestato, nel coraggio continuamente dimostrato e, non ultima, nella severa selezione psico-fisica cui vengono sottoposti perché fra i candidati si possa scegliere il meglio. Invitato a prendere la parola è stato poi Carlo Verdone il quale ha focalizzato l’attenzione sul grande lavoro di promozione del cinema, del teatro e della musica nazionali, svolto dagli Istituti Italiani di Cultura che con poco personale e modeste risorse riescono a intercettare il meglio dello spettacolo italiano nel mondo. “Serve tuttavia uno sforzo maggiore per far conoscere il nostro talento all’estero” ha osservato l’acclamato regista e attore, auspicando che produttori e distributori cinematografici favoriscano sempre più la collaborazione con gli altri paesi. Attenzione speciale è stata riservata da Verdone a quello che ha definito il “futuro pubblico” del cinema e dei prodotti televisivi, i giovani che ora sono al liceo e che domani possono diventare dei “bravi critici in sala e da casa”, i ragazzi vanno tuttavia educati in questo ruolo e favorire la conoscenza del cinema e dei grandi registi nelle scuole sarebbe uno “strumento prezioso per la formazione di un pubblico consapevole”. Questi interventi sono stati seguiti da una prima fase di consegna del premio di eccellenza, la pigna scolpita in pietra leccese, simbolo di forza e di totalità che unisce terra e cielo, ai personaggi selezionati per questa terza edizione della manifestazione. Personaggi appartenenti al mondo della politica, delle Forze Armate, dello spettacolo e della musica, dell’economia e della ricerca, dello sport e del giornalismo, solo per citare alcune categorie. La seconda serie di interventi ha visto quindi il Prof. Antonio felice Uricchio, Rettore dell’Università degli Studi di Bari ‘Aldo Moro’, esprimere il proprio compiacimento per le tante eccellenze italiane operanti nel settore della ricerca e riconosciute a livello internazionale.

Per eccellere ha detto Uricchio “occorrono doti straordinarie e una forte motivazione, occorre la volontà di superare i limiti”, e per superare i limiti nel campo della ricerca si rendono continuamente necessari innovazione e sviluppo perché, raggiunti determinati obiettivi, non ci si fermi ma si proceda in direzione di nuove sfide da vincere. Sulla stessa linea d’onda, benché in ambito disciplinare differente, la Dott.ssa Diana Battagia, Direttore della UNIDO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Industriale che, occupandosi di questioni legate al mondo del business management, all’incremento industriale e alla mediazione per promuovere e rendere note le eccellenze, anche e soprattutto italiane, nel mondo intero, ha illustrato come in occasione di EXPO 2015 l’Italia sia stata celebrata quale culla della produzione agroalimentare, dimostrazione di come questo Paese possa contribuire in termini di know how anche alla riduzione della povertà nelle zone svantaggiate. Tuttavia per ottenere tal genere di risultati ha detto la Battagia “ bisogna fare sistema, solo così infatti si può ardire a realizzare un mondo sostenibile”. Essere un punto di riferimento, saper fare bene, è dunque sinonimo di eccellenza e, come rilevato dalla Dott.ssa Barbara Luisi, Direttore Generale e Vice Capo di Gabinetto del Ministero dello Sviluppo Economico, nel fitto tessuto di piccole e medie imprese italiane operanti in sinergia con la macchina burocratica viene favorita la fioritura dell’innovazione, anche attraverso la riconversione operata in contesti difficili. Le piccole imprese hanno tuttavia esigenze delle quali non si può fare a meno di occuparsi affinché da esse vengano generate sempre nuove eccellenze.
L’ultimo relatore a prendere la parola è stato il Dott. Raffaele Borriello, Direttore Generale di ISMEA, il quale ha fornito dati di cui andare realmente fieri in merito alle realtà agricole nazionali. Se fino a pochi anni fa l’agricoltura in Italia era vista come un fattore di freno dell’economia essa, ha chiarito Borriello, essa è ora vista, per converso, quale fattore di sviluppo. L’agricoltura ha infatti un enorme impatto potenziale sul piano sociale, su quello climatico e non ultimo su quello energetico. In Italia si registra il 56% in meno di emissioni di gas serra rispetto alla media europea, viene usato il 40% in meno di pesticidi e si producono alimenti biologici su una superficie pari al 20% del totale nazionale dedicato alle coltivazioni, dato questo che colloca il Paese al primo posto, su scala mondiale, per presenza di prodotti biologici. In continua crescita risulta inoltre la domanda di alimenti di qualità, il cibo Made in Italy è richiestissimo a livello globale trattandosi, ad evidenza, di un modello che trae forza dalla riconoscibilità con un indotto pari a 38,5 miliardi di export solo lo scorso anno. “Questo il valore dell’agricoltura italiana nell’economia” ha affermato Borriello, e la previsione per quest’anno è il raggiungimento dei 40 miliardi di euro. Terminate le brevi relazioni dei membri del Comitato d’Onore si è proceduto alla consegna del simbolico premio di eccellenza alle aziende che si sono distinte, fra le altre e solo a titolo di esempio, dal campo dei servizi per l’ambiente ai complementi d’arredo; dalle imbarcazioni ai softwares; dalla moda ai servizi di telecomunicazione; dalla produzione di materiali per l’architettura agli strumenti aerospaziali.
L’ultimo atto della serata è stato la consegna dei premi anche ad alcuni personaggi e realtà aziendali presenti all’interno del volume in qualità di ‘menzioni speciali’, e quindi ai membri del Comitato d’Onore che ha sovrinteso alla scelta delle 100 Eccellenze Italiane 2017. L’evento promosso da Riccardo Dell’Anna riscuote ad ogni edizione sempre maggiori consensi, permettendo di formulare una volta di più l’augurio che sempre maggiore sia il numero di coloro i quali contribuiscono a far brillare l’Italia come una gemma preziosa.

 
Davide Lesti

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Ci siamo rivolti alla dottoressa Simona Rosito, amministratore unico della Future Green e specializzata nel campo della Green Economy, per conoscere le proprietà della Pauwlonia

Redazione: fashionchannel.ch – A cura di: Michele Alippi

 

Signora Rosito, due parole sulla Pauwlonia, la pianta delle principesse

«Paulownia, un albero conosciuto anche con il nome di “Albero della Principessa” è originario della Cina e compare in Europa agli inizi del 1800, importato dalla  Compagnia delle Indie Orientali. Nel 1972 cominciano a livello mondiale i primi studi in laboratorio destinati a migliorarne la qualità, attraverso selezioni varietali al fine di ottenere qualità facilmente coltivabili e che consentissero la produzione di un materiale ideale per l’industria del legno».

La vostra azienda possiede un clone esclusivo?

«Sì, la Future Green è attualmente detentrice di un clone esclusivo denominato “Clone Future Green H8”, accuratamente selezionato per racchiudere le migliori caratteristiche possibili».

Perché vi siete interessati a questo albero?

«Nel 2010, nelle fasi iniziali di sviluppo del progetto di Green Economy alla base della Future Green, attraverso una attenta analisi delle risorse preesistenti sul territorio ed una accurata ricerca delle principali innovazioni in campo agricolo, si individuò nella Paulownia il soggetto ideale; in particolare la scelta cadde su un clone che era stato creato in quegli anni in Spagna, tramite selezione varietale. Pochi anni dopo la Future Green ha sviluppato il proprio clone esclusivo».

Quali sono le proprietà importanti di questo albero?

«Il nostro clone è caratterizzato da un rapidissimo accrescimento (in circa 4 anni si ottiene un tronco dal diametro minimo di 32 centimetri per un’altezza priva di nodi di almeno 6 metri), elevata capacità di rigenerazione dall’apparato radicale dopo il taglio (minimo 6 cicli di taglio in 25 anni), estrema adattabilità ad ogni condizione di clima e suolo, resistenza all’attacco di parassiti. Il legno prodotto è chiaro, leggero, duttile, resistente, con ottime proprietà isolanti e rientra per le sue caratteristiche nella classe A del legno pregiato da opera, mentre la biomassa, derivata dalla porzione apicale degli alberi tagliati e dagli scarti di lavorazione del legno, coniuga un elevatissimo potere calorifico (18.295 MJ/kg) con ridottissime percentuali di umidità e ceneri residue ed assenza di NOx (caratteristiche che la rendono ottimale per alimentare impianti di cogenerazione e pirogassificazione)».

Perché questo albero potrebbe “aiutare” la terra?

«La Paulownia, con le sue grandi foglie, assorbe enormi quantità di anidride carbonica dall’atmosfera, contribuendo così alla drastica riduzione dell’effetto serra e a diminuire l’impatto ambientale di impianti industriali (meccanismo dei Carbon Credit); inoltre la sua radice fittonante, che raggiunge profondità anche di 5 metri, consente l’arginamento del dissesto idrogeologico. La sua rapidità di rigenerazione dopo il taglio consente di non lasciare il territorio “svuotato” per un lungo periodo dopo la raccolta del legno, così da garantire una salvaguardia del paesaggio forestale. La Paulownia ha anche una elevata capacità di assorbimento dal suolo dei metalli pesanti, può dunque essere impiegata per la bonifica di terreni contaminati»

Lei nei prossimi giorni riceverà un importante riconoscimento vero?

«Sì, il 30 novembre ritirerò nella Sala della Regina di Palazzo Montecitorio il “Premio Eccellenza”: Future Green è stata infatti selezionata, unica nella sua categoria, come Storia di Eccellenza Italiana da inserire nella prestigiosa pubblicazione “100 Eccellenze Italiane”».
 
Qualche curiosità su questo albero?

«In primavera produce dei bellissimi fiori lilla da cui si può ottenere anche un eccellente miele, paragonabile a quello di acacia. Le sue foglie sono ricche di nutrienti e possono fungere da foraggio».

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Future Green Srl, azienda leader nel campo delle energie rinnovabili e della Green Economy, con sede legale a Torremaggiore (Foggia) e nata nel 2011 da un’idea dell’attuale amministratore unico Simona Rosito, intende fare chiarezza su alcune notizie che si sono materializzate su alcuni siti internet: l’azienda pugliese infatti, intende dissociarsi completamente dalla ditta Future Green Srl con sede a Monselice in provincia di Padova che negli ultimi mesi ha subito una procedura di fallimento sottolineando la mancanza totale di collegamento e rapporto tra le due imprese. 

La nostra Future Green Srl infatti, oltre ad essere regolarmente iscritta alla Camera di Commercio, ha registrato nell’ultimo anno un consistente aumento di capitale facendosi largo a livello nazionale ed internazionale per numerosi progetti portati a termine ed altri attualmente in corso d’opera.

L’azienda pugliese intende quindi escludere qualsiasi tipo di collegamento con la Future Green Srl attualmente al centro di indagini in tema di fallimento.

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Giovedì 28 aprile al Politecnico di Bari il convegno sui temi dell’efficienza energetica organizzato dal Distretto produttivo La Nuova Energia e Energia Media
Giovedì 28 aprile a partire dalle 9.45 preso la Sala Videoconferenze del Politecnico di Bari (Via Amendola, 126/B), è in programma la terza tappa del convegno “Efficienza energetica. Primo passo per rispondere alle sfide dell’Industria 4.0″.

Organizzato dal Distretto produttivo pugliese La Nuova Energia ed Energia Media, in collaborazione con Federazione ANIE, Politecnico di Bari, Federalberghi Puglia e CertiNergia, l’evento intende puntare i riflettori sulla diagnosi energetica delle grandi e medie imprese come importante volano per lo sviluppo. Essere consapevoli di dove e come si spreca per intervenire adeguatamente e risparmiare denaro, infatti, è una questione chiave per l’industria, specie in Puglia, dove il tema energetico è particolarmente sentito.
Dopo gli interventi dell’Assessore allo Sviluppo Economico e Industria Turistica e Culturale della Regione Puglia, Loredana Capone, del Rettore del Politecnico di Bari, Eugenio Di Sciascio, del Presidente del Distretto La Nuova Energia, Giuseppe Bratta, dell’Energy manager del Comune di Bari, Pasquale Capezzuto e dell’Amministratore Unico di Puglia Sviluppo, Sabino Persichella, che affronteranno il tema dell’efficienza energetica come driver per lo sviluppo del Sistema Puglia, il convegno entrerà nel vivo.
Verranno presentati importanti case study di realtà, quali Edison Energy Solutions, Rimini Fiera, Geatecno, Enea, Gruppo Intesa Sanpaolo, ma anche dati e statistiche sugli audit energetici già realizzati, per analizzarne gli impatti e le ricadute in termini di investimenti e scelte strategiche.
Partendo dai vantaggi concreti dell’efficienza energetica, l’evento sarà l’occasione per riflettere sul presente dell’industria, ma anche guardare oltre, con l’intento di fornire alle aziende gli strumenti adatti per gestire i cambiamenti che ne influenzeranno il futuro e trarne benefici in termini di competitività, ottimizzazione dei processi e valore delle produzioni.

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