Azienda attenta al
futuro dellaTera
La Future Green è stata ideata e fondata nel 2010 dalla Dottoressa Simona Rosito a Torremaggiore, in provincia di Foggia. I primi passi dell’azienda furono guidati da un’idea innovativa di utilizzo e gestione della biomassa legnosa per la generazione di energia pulita, sviluppata e registrata dal socio cofondatore Dottor Felice Di Pumpo. Attraverso una attenta analisi delle risorse preesistenti sul territorio ed una accurata ricerca delle principali innovazioni in campo agricolo, si individuò nella specie arborea Paulownia il soggetto ideale per il progetto industriale della Future Green; in particolare la scelta cadde su un clone che era stato creato in quegli anni in Spagna, tramite selezione varietale. Pochi anni dopo la Future Green ha sviluppato un proprio clone esclusivo, dalle caratteristiche eccezionali: rapido accrescimento (in circa 4 anni si ottiene un tronco dal diametro minimo di 32 centimetri per un’altezza priva di nodi di almeno 6 metri), elevata capacità di rigenerazione dall’apparato radicale dopo il taglio (minimo 6 cicli di taglio), estrema adattabilità ad ogni condizione di clima e suolo, resistenza all’attacco di parassiti. Il legno prodotto è chiaro, duttile, resistente, con ottime proprietà isolanti e rientra per le sue caratteristiche
nella classe A del legno pregiato da opera, mentre la biomassa, derivata dalla porzione apicale degli alberi tagliati e dagli scarti di lavorazione del legno, coniuga un elevatissimo potere calorifico (18.295 MJ/kg) con ridottissime percentuali di umidità e ceneri residue ed assenza di NOx (caratteristiche che la rendono ottimale per alimentare impianti di cogenerazione e pirogassificazione). I valori “green” e innovativi
dell’azienda e dei suoi progetti sono stati più volte riconosciuti con l’assegnazione di premi da parte del movimento ecologista Fare Ambiente e con la possibilità di rappresentare una delle eccellenze italiane nell’Expo 2015 a Milano. L’obiettivo della Future Green è diffondere un meccanismo di filiera corta di legno e biomasse basato sull’incremento della superficie boschiva, soprattutto in territori degradati, che preveda il raggiungimento dell’autonomia energetica delle piccole e medie aziende agricole attraverso l’installazione di impianti di cogenerazione elettrica alimentati dalla biomassa di Paulownia autoprodotta ed il rilancio dell’industria del legno sul nostro territorio nazionale. In tal modo gli antichi valori della cura boschiva, coniugati con le più recenti innovazioni in campo energetico ed una rinnovata attenzione del mercato all’utilizzo del legno come materiale ecologico ed ecosostenibile di costruzione, possono contribuire a favorire un ritorno delle nuove generazioni all’agricoltura in territori a rischio abbandono.